La prime testimonianze storiche risalgono al XII secolo dove, nei documenti, si fa riferimento al toponimo Anigum. Nel medioevo si trasforma in Nicco e, più tardi, nell'attuale Annicco.
Anche questo comune fu coinvolto, come altre terre cremonesi, nella lotta fra Cremona e Milano per il controllo della zona e, in questo contesto, si inserisce un interessante episodio storico. Fu infatti nel castello di Annicco, secondo alcuni storici, che nel 1424 venne arrestato, per ordine di Filippo Maria Visconti, Cabrino Fondulo poi condotto a Milano dove venne decapitato il 12 febbraio 1425.
Nel 1420 è appunto documentata la presenza di un castello divenuto poi feudo della famiglia Lampugnani che, nel 1464, cedette i propri diritti alla famiglia Stanga: passò poi ai Trecchi nel 1647, ai Serbelloni nel 1665 e nel 1676 ai Solza.
Il comune di Annicco già nel XVI secolo era retto da quattro deputati, scelti ogni anno tra i dodici eletti dall'assemblea degli abitanti, con il compito di stabilire e suddividere le quote di imposta, gestire gli affari correnti e quelli relativi agli alloggiamenti militari. Vi era anche un tesoriere che provvedeva materialmente all'esazione dei tributi.
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