l territorio su cui sorge oggi Bagnara era anticamente boschivo e paludoso. Fu oggetto di parziale bonifica da parte degli Etruschi e successivamente fu colonizzato dai Romani. Il toponimo latino da cui deriva il nome attuale era Silva Bagnaria o Balnearia. Anche il territorio bagnarese fu interessato alla centuriazione, ovvero alla divisione in lotti ed alla costruzione di un reticolato geometrico di strade. Uno dei cardi era l'attuale via Lunga (via Longa), che scorre in direzione sud-nord circa un chilometro a sud-est dell'attuale centro abitato.
In epoca altomedievale, nei pressi dell'antica via Lunga (in località denominata "Prati di S. Andrea", oggi interessata da un recupero archeologico e ambientale), un kardo dell'antica centuriazione romana, venne edificato il primo nucleo della città di Bagnara, attorno a un castrum. Il primo documento cartaceo in cui si ricorda Bagnara risale al 7 marzo 855: è una donazione fatta da un nobile imolese, Gisolfo, all'arcivescovo di Ravenna Giovanni. Il padre di Gisolfo, Romualdo, sentendosi prossimo alla morte, aveva deciso di donare alla Chiesa di Ravenna i suoi beni, sparsi nei territori bolognese, imolese e faentino. Tra essi vi era la curtem meam integram que est posista in Balnearia con le sue pertinenze, tra cui un castrum. Il castrum divenne feudo del vescovo di Imola nel 1126 per decisione di papa Onorio II.
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