Le origini della città sono incerte. Alcuni cronisti storici, come Agostino Tolosano o Giulio Cesare Tonduzzi, ne fanno risalire la fondazione alla mitologia: i coloni attici che risalendo l'Adriatico avrebbero fondato Ravenna si sarebbero spinti anche nell'entroterra fondando l'insediamento di Foentia. Studi più recenti testimoniano come, soprattutto nelle zone pedecollinari del territorio faentino, vi siano tracce di insediamenti sia neolitici che risalenti all'età del bronzo[3].
Non vi sono certezze su quali popoli abitassero il territorio prima della conquista romana nel II secolo a.C.. I ritrovamenti archeologici indicano che, anche grazie alla posizione favorevole offerta dall'incrocio fra il fiume Lamone, la via salaria che attraverso gli Appennini portava il sale in Etruria e Campania, e la strada pedecollinare che poi i romani avrebbero lastricato e chiamato Aemilia, gli abitanti della zona ebbero contatti con tribù umbre, con gli etruschi e forse anche con i sabini, prima dell'invasione dei celti. Plinio riferendosi ai primi tempi repubblicani parla di "popoli faentini" alleati dei romani e Silio Italico nella sua descrizione della seconda guerra punica (218 a.C.) racconta come i faentini, a differenza degli insediamenti celtici della zona, appoggiarono i romani contro i cartaginesi. Quello che è certo è che, dopo la definitiva conquista romana della Gallia Cisalpina, attorno al 180 a.C. nel territorio fu insediata una colonia alla quale venne assegnato il nome benaugurante di Faventia, che significa "città favorevole" ossia "città amica"[4] ed è quindi questo l'avvenimento che sancisce la nascita della vera e propria città.
Dall'edizione 2016 il MIC (Ministero della Cultura) ha deciso di dare un forte segnale per la promozione di una delle Feste più affascinanti che la cultura possa offrire. La Festa della Musica. Una festa che, come avviene in altre parti d'Europa, coinvolga in maniera organica tutta l’Italia trasmettendo quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare. Un grande evento che porti la musica in ogni luogo. Ogni tipo di ...
Per la Rappresentanza la Festa della Musica si è confermata un’occasione speciale per parlare di futuro, cultura e identità europea, ma anche dei tanti strumenti messi in campo dalla Commissione europea a sostegno del comparto culturale e creativo. Tra questi, il nuovo programma Europa creativa è il più grande investimento di tutti i tempi per il settore culturale e creativo: 2,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, un sostegno del 63% superiore rispetto alla programma zione 2014-2020, ...
La vocazione musicale è propria di tutti i popoli e di tutte le culture. L’Italia, più di ogni altro Paese, ha espresso la capacità di rappresentarsi attraverso l’espressione spettacolare, come tradizione e come ribellione, come conservazione e come novità. Questo carattere profondamente ludico e drammatico la caratterizza e la vitalizza, rendendola unica e riconoscibile. Inoltre il suo aspetto sempre più multietnico, le permette di accogliere suggestioni transnazionali che rifiutano confini ...