La cittadina ha antiche origini: presso il museo civico, infatti, sono conservati reperti risalenti all’Età del Bronzo e all’Età del Ferro. Medicina continuò ad essere abitata in epoca romana, come attestano diversi reperti archeologici e la presenza del cardo e del decumano, oggi corrispondenti rispettivamente a via Cavallotti e via Libertà, in pieno centro storico.
La prima fonte medievale riguardante Medicina risale, come già accennato, all'anno 855, quando, in un documento ravennate, comparve per la prima volta il nome "Medicina" in riferimento a questi luoghi e il territorio comunale ad est del capoluogo fu chiamato “Medesano”.
Nel corso dei secoli, Medicina fu soggetta a diversi domini: inizialmente, fu governata dall'impero germanico, poi fu inclusa nei domini della grancontessa Matilde di Canossa (XI – XII secolo), tornò poi sotto il controllo del Sacro Romano Impero e, infine, fu soggetta allo Stato della Chiesa fino all'unità d'Italia, avvenuta nel 1861. Durante l'età comunale, Medicina fu governata da un podestà; inoltre, la cittadina godette di particolare autonomia, concessale dall’imperatore. Infatti, i medicinesi si dimostrarono sempre fedeli all'impero, anche perché temevano la potente e vicina città di Bologna, che era di parte guelfa.
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Per la Rappresentanza la Festa della Musica si è confermata un’occasione speciale per parlare di futuro, cultura e identità europea, ma anche dei tanti strumenti messi in campo dalla Commissione europea a sostegno del comparto culturale e creativo. Tra questi, il nuovo programma Europa creativa è il più grande investimento di tutti i tempi per il settore culturale e creativo: 2,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, un sostegno del 63% superiore rispetto alla programma zione 2014-2020, ...
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