La storia di Valderice è connessa a quella del monte Erice, allorché la popolazione nel corso dei secoli si sposta nella fertile valle formando i primi nuclei abitativi dislocati nelle campagne dell'agro ericino, quali Paparella, San Marco, Ragosia, Misericordia, Sant'Andrea, Bonagia, Casalbianco, Crocci, Chiesanuova, Lenzi, Fico e Crocevie.
Ad Erice nel 1943, finito il Fascismo, fu eletto come sindaco il socialista Gaspare di Vita. Egli non riuscì a risolvere la controversia esistente ormai da tempo, ovvero il problema dell'esistenza di Erice come capoluogo dell'agro ericino.
Quando però nel 1946, con le prime elezioni politiche si formò un'amministrazione di sinistra, il problema del capoluogo fu rimesso in discussione e si riaccesero le speranze di un'autonomia per varie frazioni dell'agro ericino.
Il comune nasce il 15 febbraio del 1955, con Legge regionale n. 5 del 28 gennaio. Fu l'ultimo comune a rendersi autonomo da Erice: in precedenza si erano distaccati, a partire dal 1948, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo.
Il territorio del nuovo comune comprendeva la frazioni ericine contigue di Paparella e San Marco, oltre ad altre minori come Bonagia, Crocci e Chiesanuova, e per tale motivo inizialmente venne denominato appunto Paparella San Marco. Con Legge regionale n. 1 del 1958 venne adottato il nome odierno.
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