Messina fu originariamente fondata da coloni Cumani e da Calcidesi dopo il 750 a.C. (anno di fondazione della stessa Cuma), tuttavia non mancano studiosi anche contemporanei che si affidano alla cronologia (non del tutto affidabile) avanzata da Eusebio di Cesarea, il quale ne suggerisce l'erezione nel 757 a.C. Sulla base di questa discussa fondazione risulterebbe antecedente alla apoikia di Naxos e pertanto sarebbe, contrariamente a quanto asserito dalla pluralità delle fonti antiche, la prima colonia greca in Sicilia. Fondata con il nome di Zancle (dal greco Ζὰγκλης, che riprende un termine siculo che significa "falce", perché la penisola di San Raineri, porto naturale della città, somiglia a una falce). Assunse il nome di Messene quando Anassilao di Reggio, intorno al 491 a.C., la conquista ai danni dei Milesii, dei Samii, e dall'esercito di Ippocrate di Gela, e la ripopola con, tra gli altri, elementi provenienti dalla Messenia. I Romani la conquistarono nel 264 a.C. e nel 241 a.C. la ribattezzarono Messana, dopo la vittoria nella prima guerra Punica e dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu prima in possesso dei Bizantini che la ribattezzarono Messina, dagli Arabi che la conquistarono nell'843 d.C. Nel 1061 venne conquistata dai Normanni, con l'aiuto di Ruggero I d'Altavilla.
Sotto i dominî svevo-angioino-aragonese, Messina raggiunse grande prosperità, divenendo capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo. La città, col suo fiorente porto fu anche legata alla lega anseatica.
Nel 1674 si ribellò alla Spagna, nella repressione che ne seguì la città perse ogni forma d'autonomia, senato compreso. Fu colpita da un grave terremoto nel 1783. Entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille garibaldina del 1860.
Dall'edizione 2016 il MIC (Ministero della Cultura) ha deciso di dare un forte segnale per la promozione di una delle Feste più affascinanti che la cultura possa offrire. La Festa della Musica. Una festa che, come avviene in altre parti d'Europa, coinvolga in maniera organica tutta l’Italia trasmettendo quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare. Un grande evento che porti la musica in ogni luogo. Ogni tipo di ...
Per la Rappresentanza la Festa della Musica si è confermata un’occasione speciale per parlare di futuro, cultura e identità europea, ma anche dei tanti strumenti messi in campo dalla Commissione europea a sostegno del comparto culturale e creativo. Tra questi, il nuovo programma Europa creativa è il più grande investimento di tutti i tempi per il settore culturale e creativo: 2,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, un sostegno del 63% superiore rispetto alla programma zione 2014-2020, ...
La vocazione musicale è propria di tutti i popoli e di tutte le culture. L’Italia, più di ogni altro Paese, ha espresso la capacità di rappresentarsi attraverso l’espressione spettacolare, come tradizione e come ribellione, come conservazione e come novità. Questo carattere profondamente ludico e drammatico la caratterizza e la vitalizza, rendendola unica e riconoscibile. Inoltre il suo aspetto sempre più multietnico, le permette di accogliere suggestioni transnazionali che rifiutano confini ...