Poco o nulla è noto dell'antichità di Cuneo, che si trova in una zona strategicamente importante per la sua posizione dominante e salubre, su un altopiano situato alla confluenza di due corsi d'acqua, il torrente Gesso e il fiume Stura di Demonte.
Ritrovamenti romani nella zona del centro storico ("Contrada Mondovì") fanno supporre la presenza di una grande villa romana; né è da escludere che proprio sul "cùneo" sorgesse la città di Auriate, di cui restano solo sporadiche informazioni (sede di episcopato e di una contea carolingia, probabilmente distrutta da un'incursione araba).
Si suppone che Cuneo abbia ospitato una colonia di transfughi milanesi, nei giorni in cui la città di Sant'Ambrogio subì le ire di Federico I, imperatore del Sacro Romano Impero (noto come Federico Barbarossa), quando la grande città fu distrutta e le reliquie, all'epoca famosissime, dei Re Magi furono traslate nella lontana città di Colonia, sulle rive del Reno.
La documentazione storica inizia alla fine del 1.100; nell'anno 1198 Cuneo s'impose come libero comune: borgo franco da ingerenze marchionali, polo d'attrazione per le popolazioni limitrofe, soggette ai vincoli feudali tipici dell'epoca.
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