Il più antico stemma conosciuto è una croce d'argento in campo rosso (simbolo di città filo imperiale) della fine del XIII secolo.
Nel secolo dopo, è diventato fasciato di rosso su campo d'argento; in un codice del 1478 è segnato come fasciato di rosso e d'argento.
Il braccio che tiene la palla d'oro deriva da una leggenda popolare a sfondo storico: Cremona, quando era sotto il potere del Sacro Romano Impero, doveva dare all'imperatore ogni anno come tributo una palla d'oro massiccio di tre kg. Stanca della situazione, la città lanciò una sfida: Giovanni Baldesio (Zanén de la Bàla)[2] gonfaloniere della città, sfidò a duello Enrico IV di Franconia, figlio di Enrico III, e in caso di vittoria la città non avrebbe più pagato il tributo. Andò così e Cremona divenne libero comune.
Il simbolo del braccio esiste ancora nel Trecento, ma fuori dallo stemma, come cimiero. E restò così fino agli inizi del XIX secolo, quando venne inserito (per un errore araldico) come partito nello scudo, ma su sfondo nero e non azzurro come ad oggi.
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Per la Rappresentanza la Festa della Musica si è confermata un’occasione speciale per parlare di futuro, cultura e identità europea, ma anche dei tanti strumenti messi in campo dalla Commissione europea a sostegno del comparto culturale e creativo. Tra questi, il nuovo programma Europa creativa è il più grande investimento di tutti i tempi per il settore culturale e creativo: 2,4 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, un sostegno del 63% superiore rispetto alla programma zione 2014-2020, ...
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